Coltivando la biodiversità, non abbiamo mai eseguito un trattamento fitosanitario (sia convenzionale sia biologico) nei nostri terreni, contribuendo in modo significativo a preservare la salute di aria, acqua e suolo….e dei nostri clienti.
 Utilizziamo solo concimi di provenienza biologica e ne limitiamo il consumo integrandoli con rotazioni colturali e semina su terreni a riposo. Ecco come ci prendiamo cura delle risorse naturali e dei nostri clienti, cominciando già da prima che esista il chicco.

Come la biodiversità protegge le colture?

  • In primo luogo le specie, che sono selezionate per vivere in un preciso ambiente, sono sane forti e vitali in quel dato ambiente. Quindi naturalmente resistono a malattie e parassiti. Una popolazione, che invece non è adatta per quelle condizioni pedo-climatiche, va in stress ed è più vulnerabile a parassiti e malattie.Per dirlo con un esempio: se cerco di far vivere bene un europeo in mezzo alla foresta pluviale, devo mettere in conto che che possa facilmente andare in crisi, che si possa ammalare e quindi che debba magari curarlo o aiutarlo, che debba mettergli l’aria condizionata, perchè ha tropppo caldo, il deumidificatore per ridurgli l’umidità, l’acqua in bottiglia, per evitargli intossicazioni. Un indigeno, invece, che è nato lì, avrà molto meno bisogno di sostegno e aiuto e la sua crescita avrà un impatto molto meno grave sull’ambiente.
  • In secondo luogo la biodiversità di spighe, di infestanti, di insetti e di micro ambienti che si creano, offre tante condizioni e non tutte sono idonee al diffondersi di infestazioni. Allo stesso tempo questa grande variabilità ospita tanti animali, tra cui anche competitori di eventuali parassiti. Tutto ciò previene e contrasta il diffondersi di parassiti.
  • In terzo luogo la natura stessa delle spighe le rende più resistenti ai funghi. Le spighe di grani antichi sono più piccole, proprio perchè sono meno produttive. Questo svantaggio dal punti di vista del reddito dell’agricoltore, diventa un vantaggio ecologico. Avendo meno chicchi, questi risultano più distanziati tra loro e la spiga asciuga prima da piogge e rugiada, quindi i funghi faticano a crescere e a diffondersi.
  • In quarto luogo la stessa biodiversità di forme che troviamo tra le spighe è presente tra le radici. Nei nostri campi coltivati a popolazione, dove tante varietà diverse convivono a stretto contatto, il terreno è attraversato da molti tipi diversi di apparati radicali. Ecco che allora c’è la varietà che penetra più profondamente nel terreno aerando gli strati profondi, quella che ha radici più superficiali e contrasta lo sviluppo di malerbe, quella che penetra di meno e aerea così gli strati superficiali. Tutta questa varietà contribuisce ad arricchire anche il suolo, rendendolo più ricco, più complesso e quindi ecologicamente più stabile (se fosse un organismo diremmo che è più sano).